___________________________________________________________
-
L'offerta al prete degli sposi? C'è il tariffario...
Il matrimonio è il giorno più bello della vita. Ma quanto ci costa? Tra vestito, ristorante, bomboniere, partecipazioni, viaggio di nozze. Eh si, proprio una fortuna. Ma per fortuna la Chiesa al massimo chiederà un piccolo contributo rigorosamente a piacere. Siamo sicuri? Qualche mese fa, partendo dalle dichiarazioni del vescovo di Nola il quale esortava i sacerdoti a non imporre tariffari sui sacramenti, io e Giulio Golia ci siamo fatti un giro tra le chiese della città partenopea per verificare se anche qui venissero applicati dei prezziari fissi e soprattutto a quanto ammontava la cosiddetta offerta libera. E…sorpresa! Anche a Napoli esistono veri e propri tariffari fissi dai quali una coppia che vuole sposarsi in chiesa non può sottrarsi. La premessa con cui tutti i sacerdoti e gli addetti hanno aperto il discorso è che per unirsi in matrimonio bisogna prima di tutto volersi bene ed amare il Signore. Ma a quanto pare non basta per coronare il proprio sogno d’amore. Ci vogliono i soldi! Ecco quanto abbiamo raccolto durante il nostro viaggio tra le chiese partenopee. Al cento storico una piccola chiesa ci ha chiesto 250 euro per la funzione con sconto non applicabile. Ma è il male minore in questa zona dato che in altre chiese un po’ più ‘grandi’ il prezziario fisso è di 300 euro più 100 per l’organista escluso i fiori, in più con l’obbligo di prendere il fotografo indicato dalla chiesa senza possibilità di cambiare. Un’altra chiesa ci ha invece domandato 650 euro compreso di tutti gli optional: fiori, tappeto, piante, organo e parcheggio. Un servizio completo, non c’è che dire, peccato che sia estremamente caro e obbligatorio. A Posillipo le tariffe salgono, cosa volete siamo nella “Napoli bene”: 700 euro più il costo della prenotazione che è di 100 euro. Un altro santuario ci ha invece richiesto 500 euro comprensivo del fioraio, sempre indicato dal personale della chiesa. Dulcis in fundo siamo andati nella basilica più grande e famosa della città che ci ha chiesto la cifra esorbitante di 850 euro con tappeto, fiori, ed anche il cantante. E guai a non volerlo. E’ compreso nel prezzo e se non lo vuoi comunque lo paghi. A questo punto, capito il meccanismo che non prevede alcuno sconto, ho chiesto almeno di poter avere la ricevuta fiscale di quello che andavo a pagare. La risposta ricevuta dalla maggioranza: “ Eh no, no possiamo fare ricevute perché l’amministrazione parte dalla Curia”. Quanto abbiamo raccolto è diventata una puntata della trasmissione “Le Iene” di Italia Uno e speriamo che le cose cambino.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti: