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  • De Magistris, "aria vecchia" in giunta

    "Aria nuova e stop alle consulenze esterne" che appesantiscono il bilancio del Comune di Napoli. Queste sono state le prime due promesse del nuovo sindaco partenopeo, Luigi De Magistris all'indomani della vittoria nel ballottaggio su Gianni Lettieri. Promesse che, però, non si sono tramutate in fatti a giudicare dalla composizione della sua giunta.
    I nomi degli assessori ormai erano sulla bocca di tutti da qualche giorno ma non sono mancate le "sorprese". La carica di vicesindaco è andata a Tommaso Sodano, già assessore provinciale col centrosinistra, senatore di Rifondazione comunista e presidente della commissione parlamentare Ambiente. Di certo non un nome nuovo. Poi c'è Sergio D'Angelo, il patron del gruppo Gesco che ha molti appalti comunali in materia di welfare e che ha ottenuto proprio la delega alle Politiche Sociali. Cooperative rosse e conflitto d'interessi. Al Bilancio, invece, torna Riccardo Realfonzo, già assessore nella giunta Iervolino e quindi anche lui non può essere considerato "aria nuova". All’ex assessore provinciale comunista Bernardino Tuccillo vanno le deleghe al Patrimonio ed al Personale: anche lui non è un nome nuovo.
    La nomina del pubblico ministero di Calciopoli e del caso Cosentino, Giuseppe Narducci, che ha ricevuto la delega alla Sicurezza, alla Polizia Municipale e alle Gare ed Appalti, ha fatto storcere il naso a molte persone. All'urbanistica va Luigi De Falco, segretario di Italia Nostra Campania: un chiaro segnale contro ogni ipotesi di cambiamento del Piano regolatore generale chiesta da industriali e costruttori.
    Nota a piè pagina: i nuovi assessori, per ordine espresso di de Magistris, non hanno potuto parlare ai giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione. Cominciamo bene...

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