-
Le sigarette di contrabbando a Napoli
Quando si fanno affari non si pensa alla salute degli acquirenti nè dei loro clienti. L'unica cosa che conta sono i soldi. E' con questa logica che hanno portato avanti i loro affari gli appartenenti ad una banda italo-cinese di base a Napoli che importava sigarette pericolose per la salute perché contenevano catrame superiore alla norma. L'organizzazione, che operava a livello internazionale, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Napoli: 29 le persone arrestate e 110 le tonnellate di sigarette sequestrate, di marchi famosi. Tutti i pacchetti avevano il sigillo di Stato contraffatto e quindi probabilmente venivano rivenduti a prezzi normali e non di contrabbando. L'associazione si dedicava anche al traffico di vestiario contraffatto, tutta la merce veniva prodotta in Cina e poi trasportata in Italia. L'operazione delle Fiamme Gialle, che ha coinvolto 150 uomini, ha portato al sequestro di beni per oltre dieci milioni di euro, tra cui 13 immobili, 6 autovetture, 5 società, 4 polizze assicurative e 33 conti correnti e postali. A Napoli, però, subito dopo l'operazione dei finanzieri, sono ricomparsi gli stessi banchetti che vendevano sigarette di contrabbando già nei giorni scorsi. Che siano provenienti dall'Est o dal continente asiatico poco importa: sono nocive alla salute più di quelle vendute in tabaccheria. Ma questo non conta. Quando si fanno affari non si pensa alla salute degli altri.
0 commenti: